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Il testo unico per l'edilizia va in pensione?

Domenico Gagliardi • nov 16, 2018

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Si lavora ad un nuovo regolamento di semplificazione al d.p.r. 380/01

In che modo sarà presentato il nuovo regolamento non è dato sapersi: Decreto Legislativo, ministeriale o decreto del Presidente della Repubblica. Il dato certo è che si sta lavorando ad un cambiamento epocale per l'edilizia privata

Il suo nome dovrebbe essere Testo Unico delle Costruzioni . Nell'evento annuale di Torino Restructura - il salone della riqualificazione, del recupero e ristrutturazione , nel giorno di apertura di ieri (15 novembre 2018), ha avuto luogo il convegno nominato semplificazione, standardizzazione, innovazione della normativa e nelle procedure di edilizia privata promosso dalla CNA (Confederazione Nazionale dell'Artigianato e della Piccola e Media Impresa) nel quale ha conferito l’architetto Fabrizio Pistolesi, consigliere nazionale Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori, descrivendo il lavoro svolto per l’aggiornamento del testo unico dell’edilizia.

Le novità potrebbero essere molte, ma vediamo quali le fondamentali.
Innanzitutto, dal punto di vista sanzionatorio, le proposte della commissione sono la distinzione tra abusi sostanziali e abusi formali:


- Abusi sostanziali – in contrasto con la disciplina dell’epoca della costruzione;


- Abusi formali – conformi con la disciplina all’epoca della costruzione ma non con i nuovi regolamenti.In questo caso potrebbe essere adottata una procedura semplificata per la regolarizzazione.

Distinzione tra assenza di titolo edilizio e parziale difformità dal titolo

- Assenza di titolo edilizio – oppure totale difformità;

- Parziale difformità dal titolo edilizio;

Introduzione della sanatoria amministrativa valida per determinate tipologie di abusi (minori?) conformi alla disciplina attuale.



Un altro grande cambiamento, qualora il progetto sia trasformato in legge, potrebbe riguarda la conformità urbanistica. Infatti attualmente un grosso ostacolo nella presentazione delle pratiche edilizie è rappresentato dal fatto che il professionista, in ogni pratica, deve ricercare il titolo edilizio per l’immobile di rifermento. Il progetto normativo potrebbe prevedere che non sia più il professionista a certificare la conformità urbanistica, ma tale impegno sia onere dell’ente competente, il comune nello specifico.

L’impegno della commissione è quello di permettere al professionista incaricato di certificare esclusivamente l’opera da eseguire grazie al suo progetto e non la conformità. Si starebbe lavorando, infatti, ad un documento, rilasciato dal comune, nel quale venga certificata la regolarità urbanistica dell’immobile, un po’ come avviene con il Certificato di Destinazione Urbanistica per i terreni.

Un cambiamento epocale potrebbe riguardare l’iter delle pratiche edilizie private. Infatti i provvedimenti a seguito del dpr 380/01, hanno introdotto nel panorama edilizio tutta una serie di pratiche non precedentemente previste, stiamo parlando delle varie CIL, CILA, SCIA, SCIA ALTERNATIVA, SCA, Permesso di Costruire, ecc.

La nuova legge introdurrebbe esclusivamente due provvedimenti:

Uno provvedimentale, cioè garantito da una approvazione, ed uno non-provvedimentale.


- Il permesso di costruire – destinato solo alle opere che prevedono consumo di suolo, come ad esempio la costruzione ex novo;
- La Segnalazione di Certificata di Inizio Attività (S.C.I.A.) – per tutti gli interventi sul costruito, anche strutturali e fino gli ampliamenti di fabbricato inferiori al 20% del volume pre-esistente.

Abolite tutte le altre tipologie, come CIL e CILA.

Il dubbio riguarderebbe la "SCIA in alternativa al permesso di costruire" che potrebbe “resistere” anche nel nuovo regolamento, anche se non sembra chiaro per quali opere. (Cambi di destinazione d’uso?)

Un chiarimento è dedicato agli oneri: dovrebbe essere oneroso esclusivamente il permesso di costruire mentre la SCIA sempre gratuita. Infatti il nuovo regolamento garantirebbe l’esclusione agli oneri per tutti gli interventi sul costruito, cioè per tutti gli interventi sugli edifici esistenti. Il ragionamento prevedrebbe la considerazione che se un edificio è esistente, gli oneri sono già stati pagati e nulla è più dovuto.

Una nuova frontiera per l’edilizia privata ci aspetta, cosa ne pensate?

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Autore: Domenico Gagliardi 03 ott, 2024
Negli ultimi anni, il settore dell'edilizia ha visto una crescente regolamentazione per garantire sicurezza, legalità e qualità nei cantieri. Uno degli interventi più recenti riguarda l'introduzione dell'obbligo della patente a crediti per le imprese edili, una misura destinata a monitorare e valorizzare le competenze e la regolarità delle aziende operanti nel settore. Cos'è la Patente a Crediti per l'edilizia? La patente a crediti è un sistema che assegna un punteggio alle imprese edili in base a criteri quali il rispetto delle normative sulla sicurezza, la regolarità contributiva, l'efficacia formativa del personale e la qualità del lavoro svolto. Questa certificazione mira a migliorare gli standard del settore, penalizzando le aziende non in regola e premiando quelle che dimostrano di operare con serietà e conformità. Il punteggio viene assegnato attraverso una piattaforma gestita dall'Ispettorato Nazionale del Lavoro, dove le imprese devono periodicamente caricare i dati e le certificazioni necessarie per il mantenimento o l'aggiornamento della patente a punti. Ogni azienda ha l’obbligo di mantenere un livello minimo di punteggio per poter continuare a operare nel settore ed evitare sanzioni, sospensioni o interdizioni dall’attività lavorativa. Perché è importante per le imprese edili? L'obbligo della patente a crediti non è solo una questione burocratica, ma rappresenta un'importante leva competitiva nel mercato dell'edilizia. Le imprese che mantengono un alto livello di punteggio dimostrano di rispettare le normative vigenti, riducendo così il rischio di incidenti, contestazioni o vertenze legali. Di conseguenza, avere una patente a crediti con un buon punteggio può diventare un fattore di scelta per clienti e partner che cercano affidabilità e sicurezza. Al contrario, le imprese che trascurano questo obbligo rischiano non solo di perdere credibilità, ma anche di subire pesanti conseguenze economiche e operative. La sospensione della patente comporta l'interruzione dell'attività lavorativa fino alla regolarizzazione, con un impatto significativo sui progetti in corso e sulle opportunità future. Chi è Soggetto a questo obbligo? L'obbligo della patente a crediti riguarda tutte le imprese edili, indipendentemente dalla loro dimensione o ambito di attività. Dal piccolo artigiano alle grandi imprese di costruzioni, tutte le realtà del settore devono conformarsi a questa normativa per continuare a operare legalmente. È quindi fondamentale che ogni azienda gestisca in modo adeguato il caricamento e la verifica dei dati, mantenendo il proprio punteggio costantemente aggiornato. Come ottenere e mantenere la Patente a Crediti Ottenere e mantenere la patente a crediti richiede attenzione ai dettagli burocratici e la dichiarazione di documenti aggiornati e conformi alle norme vigenti. Questo processo può rivelarsi complesso, soprattutto per le piccole imprese che non dispongono di un ufficio amministrativo dedicato. La gestione dei caricamenti sul portale dell'Ispettorato Nazionale del Lavoro può diventare un vero e proprio ostacolo, specialmente quando si ha a che fare con scadenze strette e documentazione complessa. Per facilitare questo compito e garantire che ogni passaggio sia svolto correttamente, è possibile affidarsi a servizi professionali di caricamento dati, che si occupano di tutta la parte amministrativa, lasciando alle imprese la tranquillità di concentrarsi sul proprio lavoro. Affidati ai professionisti per il caricamento dati della tua Patente a Crediti Ti offriamo un supporto professionale e completo, occupandoci di ogni aspetto burocratico legato alla gestione del portale dell'Ispettorato Nazionale del Lavoro. Con il nostro servizio a soli 49€, ci occupiamo di: Caricamento dei dati richiesti in modo rapido e preciso. Verifica della conformità dei documenti, evitando errori o problemi che potrebbero compromettere la tua impresa. Assistenza completa fino alla conferma dell’avvenuto caricamento.  Non lasciare che la burocrazia rallenti la tua attività. Contattaci oggi stesso e affidati a noi per un servizio professionale e sicuro, mantenendo la tua impresa edile in regola con l'obbligo della patente a crediti!
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