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Quanto misura la tua casa?

Geom. Domenico Gagliardi • ago 03, 2019

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Riflessioni di una fresca mattina d'estate

La guida per indicare le corrette superfici degli immobili in caso compravendita e non

Tempo di lettura 2'58''

Il leggiadro venticello di una mattina di inizio agosto. Siamo a Torino. Giornata che sarà afosa come al solito. Sai che si tratta di una delle ultime mattine in studio prima dell'interessante pausa estiva. Ferie. Qualcuno le chiama vacanze. Necessarie. Come ogni estate mi ricorda il mio amico agente immobiliare Dario: "riposarsi è importante". Ha ragione. Ti godi gli ultimi metri di fresco prima del lavoro d'ufficio, ti guardi attorno e vedi che davanti lo studio c'è ancora l'ennesimo cantiere stradale, con gli operai che apprestano il cantiere e giustamente da li a poco produrranno un rumore infernale tagliando l'asfalto. Mentre guardi l'escavatrice alzi lo sguardo e noti un cartello di un annuncio immobiliare e noti quella scritta imponente e ferma: 75 metri quadri. Torna in mente che quel condominio lo conosci e hai già misurato la superficie di almeno tre alloggi, ma non ti ricordi quelle superfici, anzi: appartamenti con tinello e cucinino, più una stanza da letto oltre il bagno, a dir tanto 50 metri quadri. Allora ti domandi: "Cosa significa superficie"?

Ricordo perfettamente ciò che successe circa un anno fa, una persona entrò in studio e chiese cortesemente: "Buongiorno, avrei bisogno di una consulenza... Sono proprietario di un negozio e vorrei che fosse un abitazione". Mi indicò l'indirizzo, nei pressi della nostra sede. Si tratterebbe di un cambio di destinazione d'uso, tra cui vincoli c'è il fatto che la superficie interna debba essere di almeno 28 metri quadri. Glielo domandai e mi rispose sicuro: "il negozio ha una superficie di 40 metri quadri". Concordammo la data del sopralluogo. Quando la saracinesca ci si aprì davanti, con il collega ci scambiammo uno sguardo beffardo, estraemmo dalla borsa il "distanziometro" e cominciammo a rilevare il negozio: sei metri di profondità e tre metri e mezzo di larghezza. Ventuno metri quadri di un negozio da ristrutturare. Arrivederci e grazie. Congedammo il proprietario consci di aver infranto i sui progetti e magari i sogni di un piccolo appartamentino in centro. Me ne rammarico.


Tornando ai cartelli di annunci immobiliari: lo sappiamo, qualche volta ci troviamo di fronte ad errori nella segnalazione delle superfici, alcune volte abbiamo a che fare con vere e proprie "forzature" con l'obbiettivo di rendere più appetibile l'annuncio. C'è da interrogarsi su come si sia arrivati a quella misura, spesso ci si affida alla superficie catastale indicata in visura ma quello è un dato da prendere "con le pinze" sappiamo la non probità dei dati catastali. Frequentemente ci si nasconde dietro la definizione di "superficie commerciale" come se questa non fosse definita e si possa tirare a indovinare la superficie di una proprietà. Mi viene in mente un aforisma di uno dei più bravi urbanisti italiani, Carlo Pagliai, Ingegnere: "Gli italiani compravendono case come se fossero lavatrici e lavatrici come se fossero case". Il problema si presenta puntualmente quando si ha a che fare con pertinenze quali cantine, soffitte, balconi, posti auto, terrazzi, lastrici. Siamo sicuri, però, che il metro quadro della pertinenza abbia lo stesso valore del metro quadro del nostro bellissimo salotto?

L'allegato C del DPR 138/1998 indica una serie di coefficienti per determinare la superficie degli immobili ad esclusione di quelli a categorie speciali:

  • superficie dei vani principali e di quelli accessori (quali bagni, disimpegni, corridoi, ripostigli) - superficie da computare al 100 per cento
  • superficie dei vani accessori a servizio indiretto dei vani principali, quali soffitte e simili, da computare nella misura del 50 per cento qualora comunicanti con i vani principali e al 25 per cento qualora non comunicanti.
  • superficie dei balconi, terrazze o simili di pertinenza esclusiva da computare al 30 per cento fino a 25 metri quadri e al 10 per cento la quota eccedente
  • Superficie dell'area coperta o assimilabile, pertinenza esclusiva della singola unità immobiliare, da computare nella misura del 10 per cento sino la superficie dei vani principali e del 2 per cento per le superfici eccedenti [...].
Buona misurazione superficiale. Nel senso di superficie.

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Autore: Domenico Gagliardi 03 ott, 2024
Negli ultimi anni, il settore dell'edilizia ha visto una crescente regolamentazione per garantire sicurezza, legalità e qualità nei cantieri. Uno degli interventi più recenti riguarda l'introduzione dell'obbligo della patente a crediti per le imprese edili, una misura destinata a monitorare e valorizzare le competenze e la regolarità delle aziende operanti nel settore. Cos'è la Patente a Crediti per l'edilizia? La patente a crediti è un sistema che assegna un punteggio alle imprese edili in base a criteri quali il rispetto delle normative sulla sicurezza, la regolarità contributiva, l'efficacia formativa del personale e la qualità del lavoro svolto. Questa certificazione mira a migliorare gli standard del settore, penalizzando le aziende non in regola e premiando quelle che dimostrano di operare con serietà e conformità. Il punteggio viene assegnato attraverso una piattaforma gestita dall'Ispettorato Nazionale del Lavoro, dove le imprese devono periodicamente caricare i dati e le certificazioni necessarie per il mantenimento o l'aggiornamento della patente a punti. Ogni azienda ha l’obbligo di mantenere un livello minimo di punteggio per poter continuare a operare nel settore ed evitare sanzioni, sospensioni o interdizioni dall’attività lavorativa. Perché è importante per le imprese edili? L'obbligo della patente a crediti non è solo una questione burocratica, ma rappresenta un'importante leva competitiva nel mercato dell'edilizia. Le imprese che mantengono un alto livello di punteggio dimostrano di rispettare le normative vigenti, riducendo così il rischio di incidenti, contestazioni o vertenze legali. Di conseguenza, avere una patente a crediti con un buon punteggio può diventare un fattore di scelta per clienti e partner che cercano affidabilità e sicurezza. Al contrario, le imprese che trascurano questo obbligo rischiano non solo di perdere credibilità, ma anche di subire pesanti conseguenze economiche e operative. La sospensione della patente comporta l'interruzione dell'attività lavorativa fino alla regolarizzazione, con un impatto significativo sui progetti in corso e sulle opportunità future. Chi è Soggetto a questo obbligo? L'obbligo della patente a crediti riguarda tutte le imprese edili, indipendentemente dalla loro dimensione o ambito di attività. Dal piccolo artigiano alle grandi imprese di costruzioni, tutte le realtà del settore devono conformarsi a questa normativa per continuare a operare legalmente. È quindi fondamentale che ogni azienda gestisca in modo adeguato il caricamento e la verifica dei dati, mantenendo il proprio punteggio costantemente aggiornato. Come ottenere e mantenere la Patente a Crediti Ottenere e mantenere la patente a crediti richiede attenzione ai dettagli burocratici e la dichiarazione di documenti aggiornati e conformi alle norme vigenti. Questo processo può rivelarsi complesso, soprattutto per le piccole imprese che non dispongono di un ufficio amministrativo dedicato. La gestione dei caricamenti sul portale dell'Ispettorato Nazionale del Lavoro può diventare un vero e proprio ostacolo, specialmente quando si ha a che fare con scadenze strette e documentazione complessa. Per facilitare questo compito e garantire che ogni passaggio sia svolto correttamente, è possibile affidarsi a servizi professionali di caricamento dati, che si occupano di tutta la parte amministrativa, lasciando alle imprese la tranquillità di concentrarsi sul proprio lavoro. Affidati ai professionisti per il caricamento dati della tua Patente a Crediti Ti offriamo un supporto professionale e completo, occupandoci di ogni aspetto burocratico legato alla gestione del portale dell'Ispettorato Nazionale del Lavoro. Con il nostro servizio a soli 49€, ci occupiamo di: Caricamento dei dati richiesti in modo rapido e preciso. Verifica della conformità dei documenti, evitando errori o problemi che potrebbero compromettere la tua impresa. Assistenza completa fino alla conferma dell’avvenuto caricamento.  Non lasciare che la burocrazia rallenti la tua attività. Contattaci oggi stesso e affidati a noi per un servizio professionale e sicuro, mantenendo la tua impresa edile in regola con l'obbligo della patente a crediti!
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