Come riportato da Giusi Fasano sul Corriere della Sera del 17 febbraio, una barista di un locale vicino al cantiere ha raccolto i lamenti degli operai, sottolineando le precarie condizioni di sicurezza: "Mi ha spiegato che per fare un ponteggio servirebbero quattro operai, ma i capi ne mandano soltanto due... come poteva essere un lavoro sicuro?"
I dati allarmanti rivelano che tra gennaio e febbraio di quest'anno, 145 lavoratori hanno perso la vita in servizio. Nel 2023, gli incidenti mortali sono stati 1041, con una media di 3 al giorno. La cultura della Sicurezza e Salute sul lavoro deve diventare una materia fondamentale nelle scuole, a partire dalla primaria fino alle scuole professionali e ai licei.
Per invertire il trend allarmante, è necessario un cambiamento sostanziale. Gli investimenti in squadre di ispettori per effettuare sopralluoghi nei luoghi di lavoro, compresi i cantieri, possono aiutare i datori di lavoro e i loro consulenti a implementare miglioramenti significativi per garantire condizioni di sicurezza ottimali per i lavoratori. Tali investimenti potrebbero essere supportati da una riduzione degli infortuni, comportando una diminuzione degli indennizzi assicurativi a carico dello Stato. Inoltre, è essenziale premiare le imprese virtuose, cioè quelle con meno incidenti rispetto alla media di settore. Nei settori dell'edilizia e degli appalti pubblici, il tasso di infortuni dovrebbe essere un elemento chiave di analisi, superando la mera considerazione del ribasso.
È evidente che per garantire la Salute e Sicurezza sul lavoro, è necessario un significativo cambio di marcia.