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Dal Sottotetto al Seminterrato: Le grandi opportunità del Decreto "Salva-Casa" - Parte 1

Domenico Gagliardi • lug 18, 2024

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Alla scoperta delle nuove regole che trasformeranno il settore immobiliare e le possibilità di recupero degli spazi abitativi

Ci Siamo. Ieri, il decreto "Salva-Casa" con 180 voti favorevoli e 99 contrari, ha incassato la fiducia della Camera dei Deputati. Il 28 luglio toccherà al Senato quando, con ogni probabilità, sarà ratificato il nuovo testo unico per l'edilizia.


Una grande svolta per il settore delle costruzioni che potrebbe subire un cambiamento epocale per tutti gli addetti del settore. La scorsa settimana il nostro studio ha svolto gratuitamente due sessioni informative per discutere dei nuovi provvedimenti, alla quale hanno partecipato agenzie immobiliari e tecnici abilitati. L'evento, che ha avuto luogo grazie alla fondamentale collaborazione del Geom. Olivo Luca, ha reso possibile condividere l'analisi delle norma con gli attori del settore. Questa serie di articoli si occuperanno di far seguito all'attività informativa.


Questo articolo di approfondimenti farà parte, quindi, di una serie che si occuperà in dettaglio di approfondire le modifiche normative più importanti.


1. Recupero del sottotetto ai fini abitativi


Una grande novità, col l'obiettivo di limitare gli investimenti che riguardano le nuove edificazioni e quindi il consumo di suolo, riguarda il recupero delle soffitte allo scopo di realizzare nuove abitazioni. Infatti nel testo in corso di conversione il legge è stato inserito che
"gli interventi di recupero dei sottotetti sono comunque consentiti [...] anche quando l'intervento di recupero non consenta il rispetto delle distanze minime tra gli edifici e dai confini". Il testo conclude con alcune limitazioni riguardo la modifica delle dimensioni.


Commento personale.


La questione del recupero dei sottetti, almeno per la regione in cui operiamo (il Piemonte) era una possibilità già concreta grazie alla norma regionale. La norma migliora le possibilità applicative anche in contesti in cui prima era impossibile. Permangono i divieti di aumentare le altezze grazie alle sopraelevazioni del colmo e dell'imposta ma rendono possibile l'intervento anche quando, recuperando il sottotetto, si è troppo vicini alla facciata del condominio adiacente. Cambia poco per l'edilizia per buona parte di Torino, costituita da edifici "caratterizzanti il tessuto storico", in cui, già prima del D.L. Salva Casa, non vi era la possibilità di aumentare le altezze.


2. Questione cambi d'uso


Nel precedente articolo avevo già descritto le modifiche apportate al Testo Unico per i cambi d'uso. Ma riguardavano solo gli interventi senza opere. La versione definitiva del testo ha esteso le possibilità anche a quegli interventi con opere: "sempre ammessi i cambi di destinazione d'uso". Rimossa, quindi, la locuzione senza opere.


Commento personale.


I cambi d'uso possono stravolgere le nostre città. Noi lo vediamo quotidianamente, essendo vicini ai complessi universitari con i vecchi negozi che diventano abitazioni. Evidente l'incremento del carico urbanistico. Anche per i cambi d'uso  non mancano poi, alcune limitazioni legate ai regolamenti locali: le regioni e i comuni potranno fissare specifiche condizioni. Una novità interessa i locali seminterrati. infatti si legge nel testo "le disposizioni [...] si applicano anche alle unità immobiliari poste al primo piano fuori terra (piano terreno, ndr) o seminterrate". Ciò significa che, sempre al fine del recupero dell'edificato, c'è una grande apertura al recupero dei locali seminterrati ai fini abitativi. Novità non da poco. A Torino, per esempio, mi è capitato di fare sopralluoghi in locali seminterrati fintamente con destinazione d'uso commerciale, utilizzati, invece, anche come residenza. Questa manovrà per la città potrebbe stravolgere in modo significativo il mercato immobiliare, rispondendo alla grande esigenza abitativa. Ho trattato l'argomento dell'affollamento dei grandi centri abitati in un precedente articolo dal titolo: "un paese per vecchi".


3. Dulcis in fundo: case per i puffi


Si, è chiaramente una provocazione. Ma tant'è. Si legge nel nuovo testo "il tecnico progettista abilitato è autorizzato ad esseverare la conformità del progetto alle norme igienico sanitarie nelle seguenti ipotesi:

a) locali con altezza minima interna inferiore a 2,70 metri fino al limite massimo di 2,40 metri;


b) alloggio monostanza, con una superficie minima, comprensiva dei servizi, inferiore a 28 metri quadrati, fino al limite massimo di 20 metri quadri, per una persona [...]".


Commento personale e caso pratico.


Questo, credo, sarà un cambiamento epocale; soprattutto se lo sommiamo alla possibilità del cambio d'uso "sempre consentito". I garage al piano terra diventeranno delle ridenti residenze per studenti? Beh, lo strumento c'è. Ma occhio, però, se di strumenti stiamo parlando, pensiamo a quelli urbanistici. Se la norma nazionale l'avremo al più tardi il 1° agosto, è chiaro che per applicare le regole del gioco dobbiamo attendere le modifiche delle leggi regionali, del piano regolatore e del regolamento edilizio dei comuni, altrimenti non se ne fa niente. In ogni caso la legislazione ha tracciato la direzione. Le regioni e i comuni la seguiranno?

Facciamo un esempio pratico: ci troviamo in Torino, vicini al centro. Acquisto due box auto adiacenti, interno cortile, delle dimensioni di m 6,00 x 3,50, per un totale di 42 metri quadri. Posso realizzare due bei monolocali? A quali condizioni?


  1. Verifiche quote esondazioni dei fiumi. Il Geologo mi dirà se l'esondazione del Po, nella zona, mi impedisce, da piano regolatore, di realizzarci una bella residenza;
  2. Vespaio. Una casa senza vespaio, non è ammessa.
  3. Rapporti Aero-illuminanti. Attenzione il testo legislativo (D.L. Salva-Casa) ammette le ridotte superfici e altezze a condizione che gli interventi determinino un miglioramento delle caratteristiche igienico sanitarie oppure prevedendo una adeguata ventilazione naturale favorita dalla dimensione e tipologia delle finestre e dall'impiego di mezzi di ventilazione ausiliari.
  4. Regolamento condominiale. Necessario verificare che gli interventi da eseguirsi non siano vietati dallo stesso.
  5. Impianti, progetti ed autorizzazioni per scarico fognario. Sarà così semplice la loro realizzazione? E ai piani seminterrati?
  6. Varie, eventuali ed ulteriori.


Entro fine mese pubblicherò gli altri articoli di approfondimento del nuovo testo unico per l'edilizia, ti conviene mettere la tua email nel campo qui sotto, è gratis.


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Autore: Domenico Gagliardi 03 ott, 2024
Negli ultimi anni, il settore dell'edilizia ha visto una crescente regolamentazione per garantire sicurezza, legalità e qualità nei cantieri. Uno degli interventi più recenti riguarda l'introduzione dell'obbligo della patente a crediti per le imprese edili, una misura destinata a monitorare e valorizzare le competenze e la regolarità delle aziende operanti nel settore. Cos'è la Patente a Crediti per l'edilizia? La patente a crediti è un sistema che assegna un punteggio alle imprese edili in base a criteri quali il rispetto delle normative sulla sicurezza, la regolarità contributiva, l'efficacia formativa del personale e la qualità del lavoro svolto. Questa certificazione mira a migliorare gli standard del settore, penalizzando le aziende non in regola e premiando quelle che dimostrano di operare con serietà e conformità. Il punteggio viene assegnato attraverso una piattaforma gestita dall'Ispettorato Nazionale del Lavoro, dove le imprese devono periodicamente caricare i dati e le certificazioni necessarie per il mantenimento o l'aggiornamento della patente a punti. Ogni azienda ha l’obbligo di mantenere un livello minimo di punteggio per poter continuare a operare nel settore ed evitare sanzioni, sospensioni o interdizioni dall’attività lavorativa. Perché è importante per le imprese edili? L'obbligo della patente a crediti non è solo una questione burocratica, ma rappresenta un'importante leva competitiva nel mercato dell'edilizia. Le imprese che mantengono un alto livello di punteggio dimostrano di rispettare le normative vigenti, riducendo così il rischio di incidenti, contestazioni o vertenze legali. Di conseguenza, avere una patente a crediti con un buon punteggio può diventare un fattore di scelta per clienti e partner che cercano affidabilità e sicurezza. Al contrario, le imprese che trascurano questo obbligo rischiano non solo di perdere credibilità, ma anche di subire pesanti conseguenze economiche e operative. La sospensione della patente comporta l'interruzione dell'attività lavorativa fino alla regolarizzazione, con un impatto significativo sui progetti in corso e sulle opportunità future. Chi è Soggetto a questo obbligo? L'obbligo della patente a crediti riguarda tutte le imprese edili, indipendentemente dalla loro dimensione o ambito di attività. Dal piccolo artigiano alle grandi imprese di costruzioni, tutte le realtà del settore devono conformarsi a questa normativa per continuare a operare legalmente. È quindi fondamentale che ogni azienda gestisca in modo adeguato il caricamento e la verifica dei dati, mantenendo il proprio punteggio costantemente aggiornato. Come ottenere e mantenere la Patente a Crediti Ottenere e mantenere la patente a crediti richiede attenzione ai dettagli burocratici e la dichiarazione di documenti aggiornati e conformi alle norme vigenti. Questo processo può rivelarsi complesso, soprattutto per le piccole imprese che non dispongono di un ufficio amministrativo dedicato. La gestione dei caricamenti sul portale dell'Ispettorato Nazionale del Lavoro può diventare un vero e proprio ostacolo, specialmente quando si ha a che fare con scadenze strette e documentazione complessa. Per facilitare questo compito e garantire che ogni passaggio sia svolto correttamente, è possibile affidarsi a servizi professionali di caricamento dati, che si occupano di tutta la parte amministrativa, lasciando alle imprese la tranquillità di concentrarsi sul proprio lavoro. Affidati ai professionisti per il caricamento dati della tua Patente a Crediti Ti offriamo un supporto professionale e completo, occupandoci di ogni aspetto burocratico legato alla gestione del portale dell'Ispettorato Nazionale del Lavoro. Con il nostro servizio a soli 49€, ci occupiamo di: Caricamento dei dati richiesti in modo rapido e preciso. Verifica della conformità dei documenti, evitando errori o problemi che potrebbero compromettere la tua impresa. Assistenza completa fino alla conferma dell’avvenuto caricamento.  Non lasciare che la burocrazia rallenti la tua attività. Contattaci oggi stesso e affidati a noi per un servizio professionale e sicuro, mantenendo la tua impresa edile in regola con l'obbligo della patente a crediti!
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